Notte d’avvento
Dietro le finestre giovani cuori battono forte
nell’attesa del nuovo giorno felice
Tempi lontani che fan sorridere
Tempi ingenui dove il buio oscura i colori
Ma ora per me questa è notte triste
di ricordi e rimpianti
e ripercorro i passi
scrutando lontano
sulle antiche mura
innaturalmente silenziose
Non suonano rintocchi
come nemmeno i miei passi malandati
forse anch’essi gelati dal vento
che al voltar San Giacomo
s’intiepidisce sul corpo accaldato.
Nell’aria che profuma di zucchero bruciato
le luci natalizie si confondono e spariscono
in una via lattea sulla pianura padana
Una distesa umana che si specchia per difetto
nel cielo terso in cui la luna sorride affilata
Ricordo di te
la prima notte
l’altro ieri
sette anni fa
Sette anni di vita
Vita
A illuminarmi e spegnermi il giorno
coi timori, gioie e speranze d’un bimbo
E sorrido di ciò
Tra mille domande
Tra mille rimpianti
e recenti solitudini
di giorni grigi e lacrime
ti ringrazio dei mille sorrisi
amari o dolci…
… ma sorrisi.
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