Gomorra è un libro ormai noto, reso ulteriormente famoso dal film, e il suo autore Roberto Saviano, da uomo sotto scorta è divenuto nel frattempo un eroe moderno e uomo pubblico molto presente nei programmi televisivi.
Dopo aver visto il film anni fa, apprezzandolo più per la crudezza e il realismo rispetto alla realizzazione, ho finalmente letto il libro.
Un libro veramente duro, forse all’apparenza meno violento del film, ma sicuramente più forte perché se le immagini scioccano le parole si fermano nello stomaco e di parole pesanti ce ne sono fin troppe.
Il libro narrando storie che per un italiano medio sembrerebbero di ordinaria follia, da sistema dittatoriale, intrise di violenza,fisica e psicologica. Personalmente ho fatto fatica a digerire tanti sassi. L’onnipresenza e l’implacabilità del sistema camorristico a volte mi ha fatto quasi mancare il fiato, una sensazione di assurda impotenza solo nel leggerlo e nel percepire la situazione da lontano per accorgersi che non si è mai lontani abbastanza per esserne fuori.
Una sensazione di schifo per le menti malate di chi applica questo sistema, ad ogni livello, da chi comanda a chi lo accetta e nel contempo la massima stima per quegli eroi,a volte silenziosi, a volte nascosti e sconosciuti che al profitto, o alla sopravvivenza hanno contrapposto la dignità umana.
Un libro quindi che mi sento di consigliare per informarsi e sapere, ma che nel contempo mi pone l’interrogativo se non si stia meglio nell’ignoranza.
Forse vedo due limiti nel libro. Il principale dal punto di vista narrativo è quello di mescolare esperienze in prima persona, interessanti e piuttosto avvincenti, con giornalismo e atti giudiziari che spesso ne uccidono il ritmo narrativo con nomi, intrecci famigliari spesso ridondanti anche se forse utili all’intento di rinfacciare la complessità e la vastità del fenomeno camorra.
Il secondo è una strana percezione che ho del non aver saputo rintracciare di intenzionalità e finalità di Saviano nel vivere negli ingranaggi delle mafie, il suo ruolo di spettatore, compagno, collaboratore, che rimane sottotraccia e inespresso nelle pagine del libro.
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