domenica 12 dicembre 2010

Notte d'avvento

Notte d’avvento
Dietro le finestre giovani cuori battono forte
nell’attesa del nuovo giorno felice
Tempi lontani che fan sorridere
Tempi ingenui dove il buio oscura i colori

Ma ora per me questa è notte triste
di ricordi e rimpianti
e ripercorro i passi
scrutando lontano
sulle antiche mura
innaturalmente silenziose

Non suonano rintocchi
come nemmeno i miei passi malandati
forse anch’essi gelati dal vento
che al voltar San Giacomo
s’intiepidisce sul corpo accaldato.

Nell’aria che profuma di zucchero bruciato
le luci natalizie si confondono e spariscono
in una via lattea sulla pianura padana
Una distesa umana che si specchia per difetto
nel cielo terso in cui la luna sorride affilata

Ricordo di te
la prima notte
l’altro ieri
sette anni fa

Sette anni di vita
Vita
A illuminarmi e spegnermi il giorno
coi timori, gioie e speranze d’un bimbo

E sorrido di ciò
Tra mille domande
Tra mille rimpianti
e recenti solitudini
di giorni grigi e lacrime
ti ringrazio dei mille sorrisi
amari o dolci…

… ma sorrisi.

giovedì 4 novembre 2010

Morte dell'erba

Morte dell'erba.
Un libro che ho letto alcuni mesi fa e scritto negli anni 50. In epoca di terrore nucleare, non si teme il nucleare ma una pestilenza che induce alla morte delle graminacee, e quindi alla fame a livello mondiale.
L'autore, John Christopher, ci porta in un Inghilterra post-guerra, nel panico per l'evolversi della situazione. L'uomo, dal governante a quello comune, a dover prendere decisioni disperate, per salvare la vita a se stesso e quella della sua famiglia. Sacrificando il prossimo.
Un libro sulla fragilità dell'etica umana. Una fantascienza che affonda nelle paure che si nascondono dietro l'angolo.

Personalmente un libro non eccelso, ma intrigante e inquietante.

http://it.wikipedia.org/wiki/Morte_dell%27erba

sabato 16 ottobre 2010

Castagne e pensieri.

Oggi sono andato a far due passi al colle dietro casa.
Raccolgo alcuni pensieri sparsi.

A volte trovi le castagne dietro casa. Magari non le più belle, o le più grandi. Forse però le più dolci e sorprendenti, piene dei tuei passi, dei tuoi pensieri, dei tuoi sorrisi, del tuo sudore, delle tue lacrime.

Come al solito prima o raccolto le castagne che trovavo, poi selezionandole, per quelle più grandi, o caratteristiche, o "Simpatiche". Nel tornare scendendo per il sentierio che avevo scartato perchè più banale, e per cui pensavo certamente già saccheggiato, ho trovato però le castagne più belle.

Per uno che come me, raccoglie le castagne, ma nemmeno le mangia, valgono di più quelle per cui ci si spina le dita.

mercoledì 13 ottobre 2010

Miraggi

Forse è troppo assolutistico dire che NULLA è amaro come i pensieri che ci fulminano la mente ma se non sono fissati passano tra maglie della memoria lasciandoci la sensazione forte di un qualcosa di perso. Una canzone, un'idea, un volto, un'emozione.

giovedì 1 aprile 2010

Subbuteo

Un tavolo, un panno verde, 20 pippottini, due portieri , una palla. Precisione e passione per il gioco.
Oramai non si chiam più subbuteo, nome della marca che ha idendificato il gioco del calcio da tavolo con il quale sono cresciuto, ma si chiama semplicemente calcio tavolo.
Ma resta sempre un gioco divertente per tutte le età.
http://it.wikipedia.org/wiki/Subbuteo

domenica 21 marzo 2010

Mostre

Mi sa che la gente non ha un gran rapporto con l'arte.
Vado a vedere la mostra di un amico in biblioteca e non c'è un singolo studente che si sgranchisca le gambe andando a vedere le sue fotografie.
Poi vado in una mostra abbastanza interessante e l'artista mi spinge fuori dalla sala perchè l'orario di chiusura era finito da un po', proprio mentre probabilmente c'era lora di punta.
Le cose non quadrano....

sabato 20 marzo 2010

Il Gabbiano Jonathan Livingston

Ho letto d'un fiato "Il Gabbiano Jonathan Livingston". Non ci vuole un fiato troppo possente. Poche pagine fitte di immagini di gabbiani in volo.
Non ricordavo di averlo mai letto prima e dopo le infinite richieste "scolastiche" venute dai miei giovani utenti in biblioteca, ho deciso di provare a leggerlo.
Un libro molto spirituale, troppo per me che sono per il Flash and Blood.
Aspirare alla libertà, ad altri lidi, alle alte mete forse un po' m'appartiene.
Trascendere il propio corpo, la propria realtà, verso l'infinito e l'immortalità son pensieri che invece mi lasciano nel vuoto.
Come un volo, per il quale da uomo senz'ali, non sono adatto.

Prova

A presto i miei appunti.
Marco.